Consiglio di Stato sentenza n. 753 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:753SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente annullare in autotutela un permesso di costruire rilasciato in violazione di un vincolo di inedificabilità assoluta previsto dagli strumenti urbanistici, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine ai concreti pericoli per la sicurezza della circolazione stradale, atteso che tale vincolo è posto a tutela di preminenti esigenze di pubblico interesse, le quali prevalgono sull'affidamento del privato. L'annullamento in autotutela può essere disposto anche a distanza di alcuni mesi dalla sospensione dei lavori, in quanto il termine per l'esercizio di tale potere decorre dall'accertamento delle irregolarità e non dalla misura cautelare, dovendo l'amministrazione svolgere previamente un'attività istruttoria. In tal caso, la sanzione della rimessione in pristino dello stato dei luoghi è pienamente legittima, in luogo di una mera sanzione pecuniaria, in quanto l'intervento edilizio realizzato in violazione del vincolo di inedificabilità è di per sé contra legem.

Sentenza completa

N. 01814/2006
REG.RIC.

N. 00753/2011REG.PROV.COLL.

N. 01814/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1814 del 2006, proposto da:
Pre' Ernesto, rappresentato e difeso dagli avv. Alessandra Ferrari Da Grado, Fabio Lorenzoni, Fortunato Pagano, con domicilio eletto presso Fabio Lorenzoni in Roma, via del Viminale, 43;

contro

Comune di Ponte Nizza, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Franco Ferrari, con domicilio eletto presso Giuseppe Franco Ferrari in Roma, via di Ripetta, 142;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LOMBARDIA - MILANO: SEZIONE II n. 05026/2005, resa tra le parti, concernente l’impugnativa di un provvedimento di annullamento di permesso di costruire

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