La regolarizzazione dell'occupazione abusiva di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ai sensi dell'art. 53 della L.R. n. 27/2006, è consentita solo nei confronti di coloro che alla data del 20 novembre 2006 occupavano senza titolo tali alloggi. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente revocare il parere favorevole all'assegnazione in regolarizzazione di un alloggio qualora, alla suddetta data, l'immobile fosse ancora occupato dal legittimo assegnatario o da chi ne avesse titolo a subentrare, essendo irrilevante che l'occupazione abusiva sia iniziata successivamente. Il requisito temporale previsto dalla norma, infatti, costituisce un presupposto essenziale per l'applicazione della sanatoria, non derogabile in ragione di eventuali situazioni di fatto sopravvenute. L'Amministrazione, pertanto, nel valutare l'ammissibilità della regolarizzazione, deve esclusivamente verificare la sussistenza dei requisiti stabiliti dalla legge, senza poter considerare ulteriori elementi di fatto o di diritto, pena l'illegittimità del provvedimento adottato.