Il falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale nella redazione di atti pubblici, attraverso l'annotazione di fatti non rispondenti al vero, integra il reato di cui all'art. 479 c.p. anche quando l'annotazione sia stata apposta in una cartella infermieristica che costituisce parte integrante della cartella clinica del paziente. Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza di cui all'art. 521 c.p.p. non è violato dalla modifica dei profili fattuali dell'addebito, purché non vengano alterati gli elementi essenziali del fatto e non sia pregiudicato l'esercizio del diritto di difesa. Le dichiarazioni rese dall'imputato in altro procedimento, ancorché acquisite senza il rispetto delle forme di cui agli artt. 65 e 513 c.p.p., possono essere legittimamente valutate dal giudice come elementi di riscontro, ove non costituiscano il solo fondamento dell'affermazione di responsabilità.