Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15306 del 3 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15306PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere, adottato dal giudice a seguito di una valutazione complessiva degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, può essere revocato qualora vengano meno i presupposti che ne hanno giustificato l'adozione, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'impugnazione. In tal caso, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di riesame deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle sole spese processuali, senza ulteriori sanzioni, in assenza di profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 26/07/2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Gialanella Antonio, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

OSSERVA

Con ordinanza del 13.07.2012, il Giudice …

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