Il diritto di proprietà, sancito dall'art. 841 c.c., conferisce al proprietario la facoltà di recintare il fondo di sua proprietà, anche in zona agricola, purché nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche e paesaggistiche vigenti. Tale facoltà non può essere arbitrariamente compressa dall'amministrazione comunale, se non in presenza di un concreto e attuale interesse pubblico, adeguatamente motivato, che prevalga sull'esercizio del diritto dominicale. Pertanto, l'ordine di demolizione di una recinzione realizzata in conformità alle norme urbanistiche e in assenza di un effettivo vincolo paesaggistico, senza la dimostrazione di un prevalente interesse pubblico, è illegittimo. L'amministrazione è tenuta a verificare la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano l'adozione di un provvedimento limitativo del diritto di proprietà, non potendo fondarsi su meri sospetti o presunzioni, ma dovendo procedere a un'adeguata istruttoria e motivazione. Il decorso del tempo, inoltre, può rafforzare l'affidamento del proprietario nella legittimità della propria condotta, imponendo all'amministrazione un onere motivazionale più stringente.