Il Comune, nell'esercizio del proprio potere discrezionale di rilascio di atti di assenso per la realizzazione di passi carrabili, è tenuto a contemperare le esigenze di mobilità e accessibilità degli utenti della strada, ivi compresi i soggetti con disabilità, con le esigenze di tutela della sicurezza stradale e della fluidità della circolazione. A tal fine, il Comune può imporre prescrizioni volte a garantire l'adeguamento delle opere alle norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, senza tuttavia eccedere i limiti del proprio potere e imponendo oneri sproporzionati o irragionevoli a carico del privato richiedente. L'esercizio di tale potere discrezionale deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, tenendo conto delle peculiarità del caso concreto e delle soluzioni tecniche praticabili, al fine di realizzare un giusto bilanciamento tra i diversi interessi pubblici e privati coinvolti. Ove il Comune ritenga necessario imporre prescrizioni onerose, è tenuto a valutare la possibilità di concedere idonei ristori o forme di compensazione a favore del privato, al fine di non comprimere eccessivamente la sua sfera giuridica.