Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49066 del 18 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49066PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di appello, non può riesaminare le questioni di merito già valutate in modo esaustivo e logico dalla Corte territoriale, in assenza di evidenti illogicità o errori giuridici. La Corte di cassazione è infatti vincolata al rispetto del principio di tassatività dei motivi di ricorso, non potendo sindacare la valutazione delle prove e la ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito, salvo che non risultino vizi logici o giuridici nella motivazione. Pertanto, la Corte di legittimità deve dichiarare inammissibile il ricorso che si limiti a prospettare una diversa valutazione delle prove, senza denunciare specifici errori di diritto o di logicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 714/2011 della Corte d'appello di Palermo del 23/2/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Ariolli;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cedrangolo Oscar il quale ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

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