Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4056 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:4056PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sussiste quando ricorrono elementi oggettivi e soggettivi che denotano la sussistenza di un vincolo associativo stabile e permanente tra i partecipi, caratterizzato dalla continuità dei rapporti, dalla diuturna costanza delle attività illecite, dalla capacità del gruppo di reperire in modo continuativo ingenti quantitativi di droga, dalla relativa diffusione attraverso canali privilegiati, dal numero delle persone coinvolte in uno stabile collegamento tra loro, dall'esistenza di un comune finanziamento per l'acquisto delle partite di stupefacente e per la relativa distribuzione con la fissazione di diversi e specifici ruoli tra i soggetti, nonché dall'utilizzazione di posti comuni e condivisi per l'occultamento della droga. Tali elementi, comprovati dalle risultanze probatorie, consentono di escludere la mera continuazione di reati e di affermare la sussistenza di un accordo criminoso finalizzato alla realizzazione di un vasto programma delinquenziale, anche quando i rapporti tra i partecipi siano connotati da legami familiari, atteso che la natura parentale o coniugale dei vincoli, sommandosi al vincolo associativo, vale ad accentuarne la potenziale pericolosità sociale. Inoltre, il ruolo di capo e organizzatore del sodalizio criminoso può essere attribuito a colui che, avvalendosi di rapporti con altri sodali, si pone come punto di riferimento centrale per l'approvvigionamento, la distribuzione e il finanziamento delle attività illecite, coordinando le diverse funzioni e assicurando la continuità dell'associazione. La sussistenza dell'aggravante della ingente quantità di stupefacenti trattati è altresì configurabile quando i quantitativi complessivamente accertati, anche in relazione ai singoli episodi, superino i limiti quantitativi fissati dalla giurisprudenza di legittimità, mentre il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere motivato sulla base della rilevante gravità delle condotte delittuose, realizzate per un lungo arco temporale ed espressive di una personalità criminale fortemente strutturata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio. - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) Alias (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2574/2012 pronunciata dalla Corte d'appello di Milano il 18.10.2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita nell'udienza pubblica del 12.12.2013 la relazione fatta dal Cons. dott. ((omissis))'Utri;

udito il Procuratore Generale, in persona del dott. F. Salzano, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.