Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26017 del 16 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26017PEN

Massima

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La circostanza attenuante della provocazione di cui all'art. 62 n. 2 c.p. non ricorre quando la reazione dell'agente, pur potenzialmente giustificata da un fatto ingiusto altrui, appare talmente sproporzionata e inadeguata, anche se potenziata da un accumulo di precedenti episodi, da escludere la sussistenza dello stato d'ira e del nesso causale tra l'offesa subita e la reazione. Ciò si verifica in particolare quando l'agente agisce con lucidità e freddezza, mosso da un sentimento di vendetta sedimentato nel tempo, piuttosto che da un'immediata reazione emotiva. Il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà, non essendo necessaria un'analitica esposizione dei criteri di valutazione, essendo sufficiente l'enunciazione dell'eseguita comparazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/04/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di LECCO, in difesa di (OMISSIS), (E ALTRI OMISSIS)
udito il difensore, avv. (OMISSIS)…

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