Il reato di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di una pluralità di reati contro il patrimonio, quali truffe, falsi e ricettazioni, può essere contestato nella forma di partecipazione, ai sensi dell'art. 416, comma 2, c.p., qualora il ruolo dell'imputato si sia limitato all'adesione all'organizzazione criminosa, senza rivestire posizioni apicali. In tali casi, la pena base per il reato più grave, ossia la ricettazione ex art. 648 c.p., può essere legittimamente aumentata ai sensi dell'art. 81 c.p. per la continuazione, senza che ciò comporti l'applicazione della pena minima prevista per il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p., comma 1. Inoltre, l'omessa indicazione separata degli aumenti di pena per ciascun reato non determina la nullità della sentenza, in quanto tale requisito non è essenziale ai fini della sua validità. Infine, nel procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti ex artt. 444 e ss. c.p.p., non è possibile prospettare con il ricorso per cassazione censure che coinvolgano il patto accettato, essendo vincolante l'accordo raggiunto tra le parti.