Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2244 del 2012

ECLI:IT:TARMI:2012:2244SENT

Massima

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Il termine di decadenza di sessanta giorni previsto dall'art. 29 del codice del processo amministrativo per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo costituisce un limite temporale perentorio, la cui inosservanza determina l'irricevibilità del ricorso, salvo che non ricorrano i presupposti per la concessione dell'errore scusabile di cui all'art. 37 del medesimo codice, ovvero oggettive ragioni di incertezza su questioni di diritto o la prova di gravi impedimenti di fatto. Il giudice amministrativo, nell'accertare la tempestività del ricorso, deve verificare la data di notifica del provvedimento impugnato e quella di notifica del ricorso, senza poter considerare eventuali elementi di fatto o di diritto che possano giustificare il ritardo nella proposizione del ricorso, se non ricorrono le specifiche ipotesi di errore scusabile previste dalla legge. Il rispetto del termine di decadenza costituisce, pertanto, un presupposto processuale inderogabile per l'ammissibilità del ricorso, la cui mancanza determina l'impossibilità per il giudice di esaminare nel merito le censure dedotte avverso l'atto impugnato.

Sentenza completa

N. 00371/2011
REG.RIC.

N. 02244/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00371/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 371 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio, in Milano, via Crescenzago, 13, è elettivamente domiciliato;

contro

Ministero dell’interno - Prefettura di Milano - Prefettura di Bergamo - U.T.G. - rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, presso la cui sede, in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

del decreto del prefetto della provincia di Milano di rigetto delle domande di emersione presentate dal ricorrente a favore di due cittadini egiziani e recanti il n. id. MI3301392953 e MI3301395378.

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