Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19311 del 21 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19311PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro il patrimonio, in particolare rapine aggravate, sussiste quando vi sia la prova di un programma criminoso indefinito e permanente, di un'organizzazione di uomini e mezzi finalizzata al suo perseguimento, nonché dell'affectio societatis tra i partecipi, a prescindere dalla materiale esecuzione dei singoli reati-fine. Tali elementi possono desumersi da una pluralità di elementi indiziari, quali la disponibilità di schede telefoniche dedicate, armi ed esplosivo, la condivisione dei proventi dei reati, l'esistenza di una "cassa comune", la programmazione di vari e numerosi propositi delittuosi anche diversi dai reati contestati, la prosecuzione dell'attività criminosa nonostante momenti di crisi e di reciproca diffidenza, nonché il ruolo specifico svolto dai singoli partecipi all'interno del sodalizio, come la commissione di reati-fine, il contatto costante con il capo del gruppo per discutere delle prospettive criminali e dividerne i compensi, o l'occuparsi della vendita delle armi per conto dell'associazione. Tali elementi, debitamente motivati dal giudice di merito sulla base di una pluralità di risultanze investigative, integrano i requisiti del reato di associazione per delinquere, senza che sia necessaria la prova della materiale esecuzione di tutti i reati-fine programmati dal sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Annamaria - Consigliere

Dott. SGADARI G. - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2016 del Tribunale di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha chiesto dic…

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