Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24871 del 28 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24871PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative si configura quando il privato, attraverso false dichiarazioni o attestazioni, induce il pubblico ufficiale a rilasciare un provvedimento amministrativo contenente una falsa rappresentazione della realtà. Affinché sussista tale fattispecie, è necessario che vi sia un nesso causale tra la condotta ingannatoria del privato e l'emissione del provvedimento falso da parte del pubblico ufficiale, il quale non si sia limitato a recepire passivamente le dichiarazioni mendaci, ma abbia compiuto, anche solo implicitamente, un'attestazione falsa circa la sussistenza dei presupposti richiesti per l'adozione dell'atto. Il dolo richiesto è il dolo generico, consistente nella volontarietà della dichiarazione falsa con consapevolezza del suo carattere inveritiero, a prescindere dalla finalità di favorire sé o altri. Pertanto, il privato che, pur privo di poteri certificativi diretti, intervenga in modo determinante nell'alterazione del regolare svolgimento delle prove d'esame, incidendo significativamente sul processo amministrativo che si conclude con il rilascio dell'attestazione di idoneità, risponde del reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in certificati amministrativi ai sensi dell'art. 48 c.p., in concorso con il pubblico ufficiale deceptus.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2019 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. LORI PERLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l…

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