Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43923 del 22 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43923PEN

Massima

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Il diritto di difesa, quale potestà effettiva di assistenza tecnica e professionale nello svolgimento di qualsiasi processo, deve essere inteso in modo da assicurare il contraddittorio e rimuovere ogni ostacolo a far valere le ragioni delle parti. Tuttavia, il diritto del difensore di prendere visione ed estrarre copia degli atti relativi all'udienza di convalida di fermo o arresto è precluso prima dell'esercizio del potere del pubblico ministero di chiedere la convalida, in quanto gli atti di indagine sono coperti dal segreto fino a quando l'imputato non ne possa avere conoscenza. Il difensore ha diritto di conoscere gli atti che costituiscono la base tanto del giudizio di convalida che della decisione sulla eventuale richiesta di applicazione della misura cautelare, ma solo in funzione dell'esercizio di difesa nell'ambito del giudizio di convalida operato dal giudice per le indagini preliminari. La richiesta di rilascio di copia degli atti al pubblico ministero, se formulata in termini generici senza indicazione sulla tipologia degli atti richiesti, non determina un obbligo di trasmissione in capo all'organo inquirente. L'esercizio del diritto di difesa può modularsi in modo diverso in funzione del procedimento e della fase processuale, costituendo tale evenienza la legittima espressione della discrezionalità legislativa e non sussistendo un assoluto diritto alla "diffusione" delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1117/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 31/05/2016;
i udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. ((omissis)), che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 31/05/2016 il Tribunale del riesame di Catania rigettava il ricorso proposto ai sensi dell'articolo 309 c.p.p. nell'interesse di (OMISSIS) avverso l'ordinan…

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