Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40821 del 7 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40821PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur riducendo la capacità di intendere e di volere dell'imputato, non esclude la sua imputabilità, qualora permanga in capo allo stesso la facoltà di autodeterminarsi, sia pure in modo parziale, e la capacità di comprendere il significato, gli effetti e le conseguenze della propria azione omicida. In tali casi, il giudice deve valutare attentamente le risultanze processuali, senza limitarsi a recepire passivamente le conclusioni del perito, al fine di accertare se l'imputato, pur affetto da un disturbo della personalità, fosse in grado di comprendere la realtà della situazione e di scegliere liberamente il proprio comportamento. Inoltre, il giudice può legittimamente differire l'esecuzione della misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura dopo l'espiazione della pena detentiva, senza incorrere in una reformatio in peius, purché tale modifica risulti migliorativa per l'imputato e sia adeguatamente motivata sulla base delle sue condizioni di infermità psichica. Infine, il giudizio di equivalenza tra le circostanze attenuanti generiche e l'aggravante del rapporto di coniugio può essere correttamente formulato, anche facendo riferimento all'aggravante dell'approfittamento della condizione di indifesa della vittima, qualora tale circostanza emerga dalla formulazione del capo di imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/07/2006 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTACROCE GIORGIO;

Udito il Procuratore Generale in persona della Dott. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. FERRI Claudia, che ha insistito per l&#x…

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