Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 554 del 2018

ECLI:IT:TARSAR:2018:554SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un'autorizzazione edilizia non può essere adottato sulla base di una sentenza che non coinvolge direttamente il titolare dell'autorizzazione, in quanto ciò violerebbe il principio costituzionale di difesa. Inoltre, l'usucapione pubblica di un bene di proprietà privata richiede l'esercizio continuato e ininterrotto del medesimo da parte degli organi del Comune o di una comunità indifferenziata di persone, nonché il fatto che tale usucapione sia funzionale al soddisfacimento di un pubblico interesse. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di revoca dell'autorizzazione edilizia deve essere annullato. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto affermati dalla sentenza, evidenziando che: 1) Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione edilizia non può essere adottato sulla base di una sentenza che non coinvolge direttamente il titolare dell'autorizzazione, in quanto ciò violerebbe il principio costituzionale di difesa. 2) L'usucapione pubblica di un bene di proprietà privata richiede l'esercizio continuato e ininterrotto del medesimo da parte degli organi del Comune o di una comunità indifferenziata di persone, nonché il fatto che tale usucapione sia funzionale al soddisfacimento di un pubblico interesse. 3) In assenza dei presupposti per l'usucapione pubblica, il provvedimento di revoca dell'autorizzazione edilizia deve essere annullato. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime i principi di diritto fondamentali desumibili dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2018

N. 00554/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00056/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 56 del 2017, proposto da:
Comunione Genn'E Mari 1, Nanda Puddu, Franco Borzoni, Silvana Loddo, Fabio Ledda, Liliana Ledda, Sandro Muntoni, Piero Lecis, Antonio Marco Maniga, Carmela Costanza, Maria Luisa Cortis, Francesco Falqui, rappresentati e difesi dagli avvocati Enrico Lecis e Guido Rimini, con domicilio eletto in Cagliari presso lo studio dell’avv. Enrico Lecis, via Copenaghen n. 24;

contro

il Comune di Sinnai, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
il Responsabile p.t. del Settore Edilizia Privata e S.U.A.P. del Comune di Sinnai, non costituito in giudizio;

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