Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1906 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1906PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, quale la 'ndrangheta, costituisce un reato permanente che, in ragione della pervasività e stabilità della struttura criminale, non perde di attualità per il solo decorso del tempo, salvo che l'imputato non dimostri l'effettiva rescissione del legame con il contesto associativo e il definitivo allontanamento da tale ambito criminale. Pertanto, la misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata anche a distanza di anni dalla condotta partecipativa accertata con sentenza di condanna, in presenza di elementi che confermino il perdurare del pericolo di reiterazione del reato, senza che sia necessaria un'autonoma e dettagliata motivazione in ordine alle esigenze cautelari, attesa l'operatività della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di cui all'art. 416-bis c.p. La competenza a decidere sull'applicazione della misura cautelare spetta al giudice che ha la materiale disponibilità degli atti nel momento in cui viene formulata la relativa richiesta, anche se diverso dal giudice che ha pronunciato la sentenza di condanna, non incidendo tale diversità sulla legittimità del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/05/2022 del Tribunale di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo rigettarsi il ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo accogliersi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato in questa sede il Tribunale del riesame di Catanzaro…

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