Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 1002 del 2020

ECLI:IT:CGARS:2020:1002SENT

Massima

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Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, afferma che: 1. In materia di pianificazione territoriale, l'istituto del silenzio-assenso o del silenzio-accoglimento non opera, in quanto si tratta di procedimenti amministrativi caratterizzati da un elevato grado di discrezionalità riservata agli organi di governo degli enti locali. Pertanto, il mancato riscontro da parte dell'amministrazione comunale entro il termine previsto dalla legge regionale non comporta l'automatico accoglimento dell'istanza del privato volta all'approvazione di un programma costruttivo in zona agricola. 2. Il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio potere di interpretazione e applicazione della normativa, può respingere la domanda del ricorrente facendo riferimento a norme imperative non espressamente invocate dalla parte resistente, purché connesse alla disciplina di settore, senza incorrere nel vizio di ultra petizione. Ciò in quanto il giudice ha il dovere di valutare pienamente l'applicabilità di una norma invocata dalla parte, anche attraverso un'interpretazione sistematica che ne colleghi il contenuto ad altre norme integrative della disciplina di riferimento. 3. L'amministrazione comunale, nell'esercitare il potere discrezionale conferitole dalla legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica in zona agricola, può legittimamente rigettare l'istanza del privato volta all'approvazione di un programma costruttivo ritenuto in contrasto con le scelte di pianificazione territoriale adottate, senza che ciò integri un vizio di ultra petizione o di motivazione postuma. 4. Le censure relative alla legittimità degli atti di pianificazione urbanistica generale (quali l'adozione o l'approvazione del Piano Regolatore Generale) devono essere proposte entro il termine decadenziale di impugnazione, a pena di inammissibilità, anche qualora il privato intenda contestare vizi procedimentali relativi alla fase di adozione e pubblicazione di tali atti. 5. Il mancato riscontro da parte dell'amministrazione comunale entro il termine previsto dalla legge regionale non comporta l'automatico accoglimento dell'istanza del privato volta all'approvazione di un programma costruttivo in zona agricola, in quanto la norma in questione attribuisce all'ente locale un potere discrezionale, di carattere eccezionale e sottoposto a stringenti vincoli legali, in merito alla localizzazione di tali interventi. 6. In materia di pianificazione territoriale, non sussiste un obbligo giuridicamente rilevante per l'amministrazione di provvedere sulla richiesta del privato, sicché il mancato riscontro entro un determinato termine non può configurare un danno da ritardo risarcibile.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2020

N. 01002/2020REG.PROV.COLL.

N. 00862/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 862 del 2019, proposto dalla cooperativa edilizia “((omissis))”, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

Comune di Avola, in persona del Sindaco e legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Siciliana ed Assessorato del Territorio e Ambiente, nelle persone dei rispettivi rappresentanti legali
pro tempore,
rappres…

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