Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23917 del 6 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23917PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza, fondato su elementi logici o rappresentativi che, pur senza raggiungere la certezza propria del giudizio di cognizione, consentano di ritenere in modo altamente probabile l'attribuibilità del reato all'indagato. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, esponendo gli indizi che giustificano la misura, gli elementi di fatto da cui sono desunti e le ragioni per le quali si ritengono non rilevanti i dati conoscitivi forniti dalla difesa. Il sindacato di legittimità della Corte di cassazione è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e congruenza del tessuto argomentativo, senza possibilità di una diversa valutazione delle risultanze processuali, riservata al giudice di merito. Inoltre, la valutazione delle esigenze cautelari è compito primario ed esclusivo del giudice della cautela, la cui motivazione deve essere adeguata e logica. Infine, il principio del ne bis in idem non impedisce di valutare, ai fini della prova di un reato diverso, un fatto storico già oggetto di un precedente giudizio penale conclusosi con sentenza irrevocabile di assoluzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del tribunale della liberta' di NAPOLI in data 30/09/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udite per il ricorrente le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS) che, in accogli…

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