Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'esercizio dei poteri di regolazione e amministrazione di opere pubbliche di interesse generale, come quelle relative al servizio idrico integrato, le amministrazioni competenti devono procedere a un'adeguata ponderazione di tutti gli interessi pubblici coinvolti, senza limitarsi a una valutazione esclusivamente urbanistica ed edilizia, ma tenendo conto anche di altri interessi di rilievo costituzionale, come il diritto alla salute e alla salubrità dell'ambiente. A tal fine, le amministrazioni devono scrutinare attentamente tutti gli aspetti rilevanti della fattispecie, anche quelli relativi alla qualificazione tecnica delle opere e alla loro essenzialità e funzionalità per il perseguimento dell'interesse pubblico primario, senza appiattirsi su un'applicazione rigida e formalistica della normativa, ma operando una ponderazione complessiva e adeguata di tutti gli interessi in gioco. Il mancato rispetto di tali principi determina l'illegittimità degli atti amministrativi adottati per carenza di motivazione e di adeguata considerazione dell'interesse pubblico.