Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24057 del 4 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24057PEN

Massima

L'abrogazione di un reato da parte di una legge successiva comporta la revoca della sentenza di condanna, anche se il fatto è stato successivamente reintrodotto come reato, in quanto il divieto di applicazione retroattiva della nuova norma incriminatrice impedisce che la nuova fattispecie penale possa avere effetti sulla sentenza già irrevocabile. Il giudice dell'esecuzione è pertanto tenuto a revocare la sentenza di condanna per il reato abrogato, in applicazione degli articoli 673 c.p.p. e 2, comma 2, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 335/2014 CORTE APPELLO di SALERNO, del 25/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

lette le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo che ha chiesto l'annullamento senza rinvio e revoca della sentenza.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) presentava richiesta di revoca della sentenza emessa il 15.6.1988 del Pretore di Salerno, irrevocabile il 15.7.1988, che lo aveva condannato per…

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