Il diritto di accesso agli atti amministrativi costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico, volto a garantire la trasparenza e il controllo sull'operato della pubblica amministrazione. L'amministrazione è tenuta a provvedere sull'istanza di accesso entro il termine previsto dalla legge, decorso il quale il silenzio equivale a provvedimento di diniego, impugnabile in sede giurisdizionale. Qualora l'amministrazione adempia all'obbligo di ostensione dei documenti richiesti nelle more del giudizio, si determina la cessazione della materia del contendere, non essendo più necessaria la pronuncia del giudice sull'accertamento del diritto di accesso. In tali ipotesi, il giudice dichiara la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio anche in considerazione di eventuali ritardi dovuti a cause esterne, come l'emergenza epidemiologica, che hanno rallentato l'azione amministrativa. Il diritto di accesso agli atti, quale strumento di partecipazione e controllo democratico sull'attività della pubblica amministrazione, deve essere garantito nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità, contemperando l'interesse pubblico alla trasparenza con la tutela della riservatezza e della dignità delle persone interessate, attraverso l'oscuramento dei dati personali.