Il rilascio di un permesso di costruire in deroga per la ristrutturazione edilizia di un edificio, con la realizzazione di una media struttura di vendita, ambulatori medici e aree parcheggio, è legittimo quando l'intervento comporta la cessione in proprietà superficiaria perpetua al Comune di un nuovo volume da destinare a struttura sanitaria di uso pubblico regolata da apposita convenzione, in quanto tale opera di urbanizzazione secondaria non rileva ai fini della qualificazione dell'intervento come "ristrutturazione" anziché "nuova costruzione", a prescindere dall'aumento della superficie coperta e dal rispetto dei limiti dimensionali previsti dagli strumenti urbanistici, purché sia stato acquisito il parere favorevole della commissione locale per il paesaggio e non vi sia opposizione della Soprintendenza competente, e l'Azienda sanitaria regionale abbia prestato il proprio assenso tacito in sede di conferenza dei servizi. Il pubblico interesse dell'opera, che giustifica il rilascio del permesso di costruire in deroga, è adeguatamente motivato dal Comune con riferimento alla rifunzionalizzazione di un immobile dismesso, alla realizzazione di posti auto e di un ambulatorio ad uso pubblico, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla riqualificazione di spazi pubblici limitrofi.