Il termine massimo di custodia cautelare può essere sospeso per determinati periodi, la cui computazione differisce la scadenza del termine complessivo. La sospensione del termine, comunicata agli interessati contestualmente alla relativa adozione, non è incisa dalla successiva entrata in vigore di norme che non prevedono espressamente la non computabilità di tali eventi sospensivi. I termini di procedibilità dei giudizi impugnatori introdotti dalla legge n. 134 del 2021 non trovano applicazione retroattiva ai procedimenti aventi ad oggetto reati commessi in epoca antecedente all'entrata in vigore della predetta normativa. In tali casi, il mancato rispetto dei termini massimi di custodia cautelare non determina l'automatica declaratoria di nullità del procedimento e la rimessione in libertà dell'imputato, essendo necessaria una valutazione complessiva della posizione cautelare dello stesso alla luce del quadro probatorio e delle esigenze cautelari.