Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 41809 del 13 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:41809PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso un provvedimento del tribunale di sorveglianza deve essere proposto a pena di inammissibilità da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, in applicazione della modifica normativa introdotta dalla Legge n. 103 del 2017, che ha soppresso la possibilità di presentare il ricorso personalmente. Tale previsione legislativa, che esclude la difesa personale in sede di legittimità, è ritenuta ragionevole dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, in considerazione dell'elevato livello di qualificazione professionale richiesto per l'esercizio del diritto di difesa in Cassazione. L'inammissibilità del ricorso personale comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa connessi all'irritualità dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. MANCUSO L.F.A. - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/10/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere EVA TOSCANI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in preambolo, il Tribunale di sorveglianza di Perugia ha confermato il provvedimento del magistrato di sorveglianza di Spoleto che ha revocato, nei riguardi di (OMISSIS), la misura dell'affidamento in prova al servizio sociale.
2. Avverso detta ordinanza ricorre personalmente il condannato e chiede la &q…

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