Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 666 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:666SENT

Massima

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La realizzazione di manufatti non precari, ma funzionali a soddisfare esigenze permanenti, anche se destinati a un uso stagionale, deve essere considerata come idonea ad alterare lo stato dei luoghi, con un sicuro incremento del carico urbanistico, a prescindere dalla precarietà strutturale del manufatto, dalla sua rimovibilità e dall'assenza di opere murarie, in quanto il manufatto non precario non è deputato a un uso per fini contingenti, ma è destinato a un utilizzo reiterato nel tempo. Pertanto, tali opere, per le loro caratteristiche strutturali e funzionali, non rientrano tra quelle prive di impatto sulla morfologia dei luoghi e ricollegabili alla balneazione e ad attività connesse al tempo libero, di cui agli artt. 45, comma 3, lett. b3) e 63, comma 3, lett. b4) delle NTA del PPTR, e costituiscono invece una "nuova costruzione", come tale preclusa dall'art. 45, comma 2, lett. a1) e dall'art. 63, comma 2, lett. a2) delle richiamate NTA del PPTR. Ciò in quanto tali opere, per le loro dimensioni "importanti" e la destinazione a bar, sono ontologicamente non temporanee e determinano una permanente idoneità ad alterare lo stato dei luoghi, anche a prescindere dalla loro rimozione per alcuni mesi l'anno. Pertanto, il diniego di permesso di costruire per tali opere, in quanto contrastanti con le finalità di tutela e valorizzazione della riserva naturale, è correttamente motivato.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/04/2019

N. 00666/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01014/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso r.g. n. 1014 del 2018, proposto dalla:
- Sicogest s.r.l., rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC di cui ai Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ eletto presso lo studio del difensore, in Lecce alla via Oberdan 70;

contro

- il Comune di Porto Cesareo, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC di cui ai Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ eletto presso lo studio del difensore, in Lecce alla via Garibaldi 43;
- il Comune di Porto Cesareo quale ente gestore della Riserva naturale orientata “
Palude del Conte e Duna Costiera
”;

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