Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 493 del 2016

ECLI:IT:TARVEN:2016:493SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può adottare atti di indirizzo e pianificazione urbanistica finalizzati alla riqualificazione di aree pubbliche, anche attraverso accordi con i privati proprietari, senza che ciò comporti necessariamente una lesione dei diritti reali di servitù di passaggio vantati dai medesimi privati. Ove le concrete modalità di esecuzione ed attuazione delle scelte pianificatorie dovessero determinare conseguenze idonee a realizzare concretamente i presupposti per una lesione di tali diritti, il privato potrà agire, davanti al giudice competente, per la tutela reale e/o possessoria dei propri diritti. Pertanto, l'atto di indirizzo comunale che prevede la modifica di preesistenti servitù di passaggio al fine di consentire il collegamento funzionale di aree comunali, non è di per sé illegittimo, in quanto espressione di discrezionalità amministrativa, salvo il successivo sindacato giurisdizionale sugli atti attuativi che dovessero concretamente incidere sui diritti del privato.

Sentenza completa

N. 02432/2009
REG.RIC.

N. 00493/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02432/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2432 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria T.A.R. Veneto in Venezia, Cannaregio 2277/2278;

contro

Comune di Villa del Conte in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Venezia-Mestre, Via Cavallotti, 22;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis));

per l'annullamento

della deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 22.4.2009, avente ad oggetto “accordo per permuta di area e costituzione di servitù, ditte …

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