Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36436 del 7 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36436PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La diffamazione aggravata dall'attribuzione di fatti determinati, commessa mediante l'invio di una lettera diffamatoria via fax a un magistrato, integra il reato di diffamazione ai sensi dell'art. 595 c.p. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che il contenuto della missiva sia pacificamente lesivo della reputazione della persona offesa, senza che sia necessario il formale disconoscimento della firma da parte dell'imputato, essendo sufficiente il riscontro della corrispondenza tra la sottoscrizione della lettera e quella autenticata dell'imputato. Il termine per la presentazione della querela decorre dal momento in cui la persona offesa ha avuto effettiva conoscenza del contenuto della lettera diffamatoria, anche se acquisita in un procedimento penale a carico di terzi, purché tale conoscenza sia provata in modo rigoroso e documentale. La valutazione della credibilità delle testimonianze relative a tale circostanza rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale può preferire la testimonianza di un soggetto meno interessato rispetto a quella della persona offesa o del suo difensore. La condanna dell'imputato all'obbligo di risarcimento del danno in favore della parte civile, con assegnazione di una provvisionale, costituisce un provvedimento di carattere delibativo e discrezionale, non soggetto a dettagliata motivazione né a impugnazione in cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana Presidente del 14/06/2 -

Dott. BEVERE Antonio rel. Consigliere SENTE -

Dott. SCALERA Vito Consigliere N. 1 -

Dott. ZAZA Carlo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. Consigliere N. 40539/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. GI. LU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6/2008 TRIBUNALE di FIRENZE, del 09/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

udito il P.G. in persona del Dott. DE SANTIS Fausto che ha concluso per l'inamm…

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