Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11316 del 13 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11316PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunta da un complesso di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, anche in assenza di una pluralità di condotte criminose direttamente riconducibili agli scopi dell'associazione, purché sia dimostrato il contributo causale e continuativo dell'imputato al programma criminoso del sodalizio, attraverso lo svolgimento di specifici compiti, come la gestione delle risorse economiche e finanziarie dell'organizzazione. A tal fine, assumono rilevanza probatoria le dichiarazioni di terzi captate nel corso di attività di intercettazione regolarmente autorizzata, anche quando presentino valenza accusatoria nei confronti di soggetti che non hanno partecipato direttamente alla conversazione, in quanto tali dichiarazioni sono liberamente valutabili dal giudice secondo i comuni criteri di apprezzamento della prova. Inoltre, il ruolo di partecipe all'associazione mafiosa può essere desunto anche da elementi estrinseci, come la sottoposizione a numerosi controlli in compagnia di esponenti di spicco dell'organizzazione criminale, nonché da episodi di reati-fine commessi in concorso con altri affiliati. In tale contesto, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, se adeguatamente riscontrate da elementi oggettivi, possono costituire un valido contributo probatorio ai fini della dimostrazione della partecipazione dell'imputato all'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. VI. N. IL (OMESSO);

2) ZE. MA. N. IL (OMESSO);

3) CE. MA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/06/2007 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA LINA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FEBBRARO Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito l'avv. Cerruti Paolo, difensore di tutti i ricorrenti, che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.

FATTO

1) Con l'ordinanza…

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