Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5971 del 8 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5971PEN

Massima

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Il terzo titolare di un diritto reale di garanzia su beni oggetto di confisca, per far valere la propria pretesa, deve dimostrare non solo la titolarità del diritto, ma anche la propria buona fede e incolpevole affidamento al momento dell'acquisizione del diritto. A tal fine, il giudice deve verificare se il terzo abbia positivamente adempiuto agli obblighi di diligenza e di informazione circa la situazione patrimoniale e reddituale del soggetto nei cui confronti ha acquisito il diritto di garanzia, accertando in particolare l'assenza di elementi che potessero far dubitare della legittima provenienza dei beni e della compatibilità tra il valore del credito garantito e la capacità economica del debitore. La mera iscrizione dell'ipoteca anteriormente al sequestro non è sufficiente a dimostrare la buona fede del creditore, essendo necessario che questi provi di aver agito con la dovuta diligenza e di non aver tratto alcun vantaggio dall'attività illecita del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
AGENZIA NAZIONALE PER L'AMM. E LA DEST. BENI SEQ. E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA;
nei confronti di:
(OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS) S.P.A.;
avverso il decreto n. 42/2013 TRIBUNALE di CATANIA, del 26/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Aldo Esposito;
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. Pasquale Fimiani, che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FA…

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