L'autorizzazione comunale per l'installazione di un impianto pubblicitario può essere legittimamente annullata in autotutela quando l'ente proprietario o gestore della strada abbia rilevato che l'impianto è abusivo e pericoloso per la sicurezza della circolazione stradale in quanto recante disturbo visivo per gli automobilisti, in assenza del necessario nulla osta o autorizzazione da parte di tale ente, in applicazione della disciplina di cui all'art. 23, comma 7, e 13-bis del Codice della Strada. L'annullamento in autotutela è consentito anche quando l'autorizzazione comunale sia stata rilasciata a condizione che l'interessato ottenga i necessari nulla osta da altri enti competenti, condizione che non sia stata rispettata. In tali casi, l'annullamento in autotutela non viola il principio di proporzionalità, né il termine ragionevole di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, in quanto l'amministrazione comunale si limita a constatare il mancato rispetto delle condizioni e prescrizioni imposte dalla legge stessa per il rilascio dell'autorizzazione. La valutazione dell'ente proprietario o gestore della strada in ordine all'impatto visivo e alle potenzialità di disturbo dell'impianto pubblicitario sulla sicurezza della circolazione stradale rientra nella sua discrezionalità tecnica, non sindacabile in sede giurisdizionale se non per manifesta illogicità.