Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 786 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:786SENT

Massima

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Il diniego del rilascio della patente di guida per insussistenza dei requisiti morali di cui all'art. 120, comma 1, del Codice della Strada, a seguito di condanna per reati di cui agli artt. 73 e 74 del D.P.R. 309/1990, configura una posizione di diritto soggettivo perfetto del privato, la cui tutela è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario e non a quella del giudice amministrativo. Ciò in quanto il provvedimento di diniego, essendo vincolato e posto nell'esclusivo interesse del privato, non comporta l'esercizio di un potere discrezionale da parte dell'amministrazione. Pertanto, il ricorso avverso tale provvedimento è inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, fermo restando il diritto del ricorrente di riassumere il giudizio davanti al giudice ordinario competente per territorio. La distinzione tra le fattispecie di reato di cui ai commi 1 e 5 dell'art. 73 del D.P.R. 309/1990 rileva in sede penale, ma non ai fini dell'applicazione dell'art. 120, comma 1, del Codice della Strada, che non prevede alcuna differenziazione in relazione alla lieve entità del fatto, imponendo comunque all'amministrazione l'emanazione del provvedimento di diniego del rilascio della patente di guida. Inoltre, la Corte Costituzionale ha affermato che il diniego di cui all'art. 120, comma 1, non incide su alcuna aspettativa consolidata dell'interessato, essendo una condizione ostativa che opera a monte del conseguimento del titolo abilitativo, e che la diversa gravità del reato commesso e la condotta successiva del reo assumono rilievo ai fini del possibile conseguimento di un provvedimento riabilitativo, che restituisce al condannato il diritto a richiedere la patente di guida.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2024

N. 00786/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00576/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 576 del 2019, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Balduino, 43;

contro

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Catania, domiciliataria ex lege in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

nei confronti

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dal…

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