Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34141 del 26 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34141PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo a un sistema informatico protetto da misure di sicurezza si configura non solo quando l'agente si introduce illecitamente nel sistema, ma anche quando, pur essendovi entrato legittimamente, vi si mantiene contro la volontà del titolare, anche in assenza di una password o di altre misure di sicurezza complesse. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che il sistema informatico sia munito di una qualsiasi misura di sicurezza, anche se non particolarmente sofisticata, volta a limitare l'accesso e la permanenza al suo interno. La "giusta causa" di rivelazione della corrispondenza altrui, prevista dall'art. 616 co. 2 c.p., non può essere ravvisata nella mera finalità di utilizzare la corrispondenza stessa in un giudizio civile, ma richiede una valutazione complessiva della condotta dell'agente, con particolare riguardo alle modalità attraverso le quali la corrispondenza è stata conosciuta. Pertanto, l'accesso abusivo e la successiva rivelazione della corrispondenza altrui, ancorché finalizzati all'esercizio del diritto di difesa in un giudizio civile, integrano i reati di cui agli artt. 615-ter e 616 c.p., salvo che ricorrano circostanze eccezionali che giustifichino pienamente la condotta dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Ange - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/07/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANGELO CAPUTO;
Uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione, Dott.ssa De Masellis Mariella, che ha concluso per l'annullamento con rinvio al giudice civile com…

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