Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27860 del 19 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27860PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la richiesta di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., è tenuto a fornire adeguata motivazione del proprio convincimento, frutto di una valutazione complessiva e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, utilizzando quali parametri di riferimento i criteri previsti dall'art. 133 c.p., comma 1, relativi alle modalità della condotta, al grado di colpevolezza e all'entità del danno o del pericolo. Il diniego della causa di non punibilità può essere implicitamente desunto dalla qualificazione della condotta dell'agente in termini tali da escludere che il fatto possa essere ritenuto particolarmente tenue, senza necessità di apposite ed espresse considerazioni. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche non è in contraddizione con il diniego della particolare tenuità del fatto, in quanto i parametri di valutazione previsti dall'art. 131-bis c.p. hanno natura e struttura oggettive, mentre quelli per le attenuanti generiche sono prevalentemente collegati ai profili soggettivi del reo. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere la modesta offensività del fatto, commesso nei confronti di un solo soggetto, e negare al contempo la particolare tenuità in considerazione delle modalità della condotta e della colpevolezza dell'autore, già in passato insensibile al rispetto della normativa a tutela dei lavoratori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/11/2019 della CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 29 novembre 2019 la Corte di appello di Lecce, Sezio…

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