Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1776 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:1776SENT

Massima

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Il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato può essere legittimamente negato quando il richiedente non dimostri di possedere redditi sufficienti al proprio sostentamento, anche qualora abbia intrapreso un'attività lavorativa autonoma o abbia instaurato un nuovo rapporto di lavoro dipendente successivamente all'adozione del provvedimento impugnato. L'Amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria e a fornire una motivazione esplicativa delle ragioni poste a base del diniego, senza che sia necessario considerare redditi o rapporti di lavoro insorti dopo l'adozione dell'atto. Il principio di diritto affermato mira a garantire la stabilità economica dello straniero e la sostenibilità del suo soggiorno, imponendo al richiedente l'onere di dimostrare la disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti al momento della presentazione dell'istanza di rinnovo, a prescindere da successive variazioni della sua condizione lavorativa e reddituale. Tale interpretazione, fondata sull'esigenza di assicurare l'effettività del controllo amministrativo sull'ingresso e il soggiorno degli stranieri, si pone in linea con la ratio della disciplina in materia di immigrazione, volta a regolare i flussi migratori e a prevenire fenomeni di irregolarità e sfruttamento. Pertanto, il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato è legittimo qualora il richiedente non dimostri, al momento della presentazione dell'istanza, di disporre di redditi sufficienti al proprio sostentamento, indipendentemente da eventuali variazioni della sua condizione lavorativa e reddituale intervenute successivamente.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2019

N. 01776/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00562/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 562 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))ò, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, viale Monte Nero, 53;

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Milano, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

del provvedimento della Questura di Milano del 19.12.2014 n. 16695/2013 Imm., notificato all'interessato in data 28.12.2014, con il quale il Questore di Milano ha disposto il rigetto dell'istanza di rinno…

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