Il diritto di proprietà privata non può essere leso da un'Amministrazione pubblica mediante atti illegittimi o in assenza di un valido provvedimento ablatorio, anche qualora sull'area occupata sia stata realizzata un'opera pubblica o di interesse pubblico. In tali casi, l'ordinamento giuridico riconosce al proprietario il diritto alla restituzione del bene, previo ripristino dello stato originario, nonché il diritto al risarcimento dei danni patrimoniali subiti per il periodo di occupazione senza titolo. Tali principi trovano fondamento nella tutela costituzionale della proprietà privata e nella giurisprudenza europea, che impongono il superamento di interpretazioni limitative della tutela in forma specifica del privato. Pertanto, l'Amministrazione procedente e il soggetto beneficiario dell'occupazione sono solidalmente tenuti alla reintegra del possesso e al risarcimento del danno, calcolato in misura pari al 5% annuo del valore venale del bene, oltre rivalutazione e interessi legali, per il periodo di effettiva occupazione non ancora risarcita. Non spetta invece il risarcimento per la distruzione di impianti e colture, ove non provato, né per il danno non patrimoniale, ove non richiesto.