Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30652 del 16 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30652PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo non autorizzato di una carta di credito altrui, anche in assenza di un profitto per l'agente o di un danno per il legittimo titolare, integrano il reato consumato di indebita utilizzazione di carta di credito, non essendo necessario ai fini della consumazione del reato che la transazione giunga a buon fine. La responsabilità penale dell'imputato può essere accertata oltre ogni ragionevole dubbio sulla base degli elementi probatori acquisiti, senza che sia necessario il conseguimento di un profitto o la realizzazione di un danno effettivo. Il principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione afferma che il reato di indebita utilizzazione di carta di credito si consuma con il semplice possesso e tentativo di utilizzo della carta, a prescindere dall'esito della transazione, in quanto la condotta illecita lede il bene giuridico protetto dalla norma, ovvero la riservatezza e la sicurezza del sistema di pagamento elettronico. La sentenza impugnata, che aveva qualificato il fatto come tentativo anziché come reato consumato, è stata pertanto censurata dalla Corte di Cassazione, la quale ha ribadito l'orientamento giurisprudenziale secondo cui il reato si perfeziona con il mero possesso e tentativo di utilizzo non autorizzato della carta di credito altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenic - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza 28/2/2011 della Corte d'appello di Roma, Sezione Prima Penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 28/2/2011, la…

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