La responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione può configurarsi anche in caso di legittima revoca di una procedura di gara, qualora il suo comportamento complessivo durante il procedimento di evidenza pubblica sia risultato contrastante con i principi di correttezza e buona fede di cui all'art. 1337 c.c. e abbia ingenerato un ingiustificato affidamento nell'impresa aggiudicataria, cagionandole un danno. In particolare, la mancata vigilanza e coordinamento della pubblica amministrazione sulla sussistenza e permanenza dei presupposti finanziari necessari per l'esecuzione del contratto, nonché la rinuncia al finanziamento pubblico a seguito di un sequestro penale, senza aver prima adottato ogni azione a propria difesa, integrano un comportamento contrario ai canoni di correttezza e buona fede, che può dar luogo a responsabilità precontrattuale. Il risarcimento del danno in tali ipotesi è limitato all'interesse negativo, comprendente le spese inutilmente sostenute per la partecipazione alla gara, con esclusione di quelle relative alla costituzione di cauzioni e all'esecuzione dei lavori, nonché delle perdite di ulteriori occasioni contrattuali, ove non adeguatamente provate.