Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44942 del 25 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44942PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia del male prospettato dalla condotta dell'agente risulta idonea a coartare in modo irresistibile la volontà della vittima, costringendola a consegnare un ingiusto profitto per evitare il male minacciato, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del pericolo paventato. Diversamente, ricorre il reato di truffa quando la minaccia del pericolo immaginario, pur influendo sulla volontà della vittima inducendola in errore, non ha diretta capacità coercitiva, sicché la scelta della vittima di cooperare nel reato, pur essendo viziata dall'errore, appare ancora formalmente "libera". Il criterio distintivo tra le due fattispecie delittuose risiede, pertanto, nella diversa incidenza della condotta lesiva sulla sfera soggettiva della persona offesa, ossia nella coartazione o meno della sua volontà. Inoltre, il reato di sostituzione di persona non può ritenersi assorbito in altra figura criminosa quando le condotte poste in essere dall'agente siano plurime e distinte, come nel caso in cui l'attività di falsa qualificazione personale abbia avuto ad oggetto la redazione di verbali di contravvenzione, configurando un autonomo reato di falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Ancona del 26 febbraio 2015, n. 918/15.
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;
udito il Sostituto Procuratore Generale, in persona del Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La Corte d'appello di Ancona, con sentenza del 26 febbraio 2015, ha confermato la sentenza, a seguito di rito abbrevi…

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