Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8899 del 23 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8899PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione si configura quando un soggetto, mediante violenza o minaccia, si procura ingiustamente un profitto con altrui danno, anche se non riesce a conseguire il risultato criminoso. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessaria la contestazione specifica degli elementi costitutivi della fattispecie, essendo sufficiente che i fatti addebitati all'imputato siano descritti in modo da consentirne la precisa individuazione, indipendentemente dalla qualificazione giuridica indicata nel capo di imputazione. L'elemento soggettivo del reato di tentata estorsione è integrato dalla coscienza e volontà dell'agente di procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno, desumibile dalle modalità della condotta e dalle circostanze del caso concreto, senza che sia necessaria un'espressa motivazione al riguardo da parte del giudice di merito, il cui apprezzamento in ordine all'elemento psicologico del reato è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o errori di diritto. La determinazione della pena, anche con riferimento alle circostanze attenuanti e al tentativo, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione è sindacabile in Cassazione solo in caso di manifesta illogicità o di violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/02/2016 della Corte di Appello di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 4 febbraio 2016 la Corte di Appello di Campobasso, in rif…

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