Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5411 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:5411SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato dell'amministrazione, che non richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio è in re ipsa, in quanto la realizzazione di opere in assenza di titolo abilitativo o in difformità dallo stesso integra una situazione di illegittimità che il semplice trascorrere del tempo non può sanare né legittimare. L'amministrazione, accertata l'esecuzione di interventi senza permesso o in totale difformità dallo stesso, ha l'obbligo di ingiungere al proprietario e al responsabile dell'abuso la rimozione o la demolizione delle opere, senza che sia necessaria una preventiva valutazione della sanabilità delle stesse. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità non inficia la legittimità dell'ordinanza di demolizione, ma ne sospende temporaneamente l'efficacia fino alla definizione, espressa o tacita, della domanda di sanatoria. Ove questa venga respinta, l'ordine di demolizione riacquista efficacia, decorrendo il termine per l'adempimento dalla comunicazione del provvedimento di rigetto. L'indicazione dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non costituisce requisito di legittimità dell'ordinanza stessa, essendo elemento essenziale del distinto provvedimento con cui l'amministrazione accerta la mancata ottemperanza. L'ordine di demolizione, in quanto atto vincolato, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né una specifica motivazione sulla sussistenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo questo in re ipsa.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2017

N. 05411/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01926/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1926 del 2013, proposto da:
Malia Immobiliare Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Urraro, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, corso V.Emanuele,670;

contro

Comune di San Giuseppe Vesuviano, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Maurizio Renzulli, Vincenzo Andreoli, con domicilio eletto presso lo studio Raffaele Marciano in Napoli, via S.Lucia,62;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 25/2013 del 25.02.2013, con la quale il responsabile del servizio urbanistica -…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.