Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3995 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:3995SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i provvedimenti repressivi di illeciti edilizi adottati dal Comune di Casalnuovo di Napoli, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordinanza di demolizione di un fabbricato realizzato in assenza di permesso di costruire è legittima e non può essere condizionata dalla successiva presentazione, da parte del proprietario, di un'istanza di accertamento di conformità finalizzata al rilascio del permesso in sanatoria. Infatti, la legittimità dell'atto impugnato deve essere valutata in base ai presupposti di fatto e di diritto esistenti al momento della sua emanazione, senza che l'istanza di sanatoria, anche se presentata successivamente, possa incidere sulla validità della precedente ordinanza di demolizione, la quale resta efficace fino al definitivo esito della domanda di accertamento di conformità. 2. Le opere abusive realizzate in assenza di permesso di costruire sono soggette al regime sanzionatorio previsto dall'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, senza possibilità di applicare il più mite trattamento sanzionatorio previsto per le ipotesi di parziale difformità dal titolo edilizio. Ciò in quanto, nella fattispecie, è pacifico che il fabbricato è stato costruito in totale assenza di qualsiasi titolo abilitativo. 3. L'ordinanza di demolizione, in quanto atto vincolato teso alla repressione di illeciti edilizi, è sufficientemente motivata con la mera indicazione dei presupposti normativi e fattuali, senza che sia necessaria una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o una comparazione con gli interessi privati coinvolti. Infatti, una volta accertata l'abusività dell'opera per assenza o non conformità al permesso di costruire, l'ordine di demolizione e i provvedimenti conseguenti intervengono come atti necessitati, connotati dal perseguimento dell'interesse pubblico alla rimozione della situazione abusiva. 4. Il diniego dell'istanza di accertamento di conformità è legittimo qualora la documentazione allegata dal richiedente risulti carente e insufficiente a identificare compiutamente l'opera da sanare, senza che l'amministrazione sia tenuta a richiedere l'integrazione della pratica. Ciò in quanto, anche ove fosse stata consentita l'integrazione documentale, il procedimento di sanatoria non avrebbe comunque potuto avere esito positivo, in quanto il fabbricato abusivo risulta in palese contrasto con il limite di densità edilizia massima previsto dall'art. 9 del d.P.R. n. 380/2001 per le zone bianche poste fuori dal perimetro dei centri abitati.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/08/2016

N. 03995/2016 REG.PROV.COLL.

N. 06202/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6202 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
LUIGI PONTICELLI, rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Napoli alla Via G. Melisurgo n. 4 presso lo studio del secondo difensore;

contro

- COMUNE DI CASALNUOVO DI NAPOLI, rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Napoli alla Via F. Caracciolo n. 15 presso lo studio del primo difensore;
- REGIONE CAMPANIA, rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)) dell’Avvocatura Regionale, con il quale è elettivamente domiciliata in Napoli alla ((omiss…

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