Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5658 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:5658SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza previste dal d.lgs. n. 140 del 2005 nei confronti di un richiedente asilo, adottato ai sensi dell'art. 12, comma 1, lettera e) di tale decreto legislativo sulla base della sua partecipazione a una protesta presso il centro di accoglienza, deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del relativo procedimento, salvo che sussistano specifiche e motivate ragioni di urgenza che giustifichino l'omissione di tale comunicazione. Tali ragioni di urgenza devono essere esplicitate nel provvedimento finale, non essendo sufficiente il mero riferimento alla gravità e all'evidenza dei fatti, dovendo l'Amministrazione dare contezza dell'urgenza che ha impedito la previa comunicazione, valutata in relazione alle circostanze del caso concreto e alle esigenze di tutela del contraddittorio, soprattutto quando il provvedimento finale incida negativamente su una situazione giuridica soggettiva favorevole. Inoltre, il provvedimento di revoca deve essere adeguatamente motivato, anche attraverso il richiamo agli atti istruttori, in modo da consentire all'interessato di comprendere le ragioni specifiche che hanno condotto all'adozione della misura sanzionatoria, in considerazione della natura discrezionale del potere attribuito al Prefetto dalla norma di riferimento e della necessità di una valutazione individualizzata della condotta del singolo richiedente asilo, in conformità ai principi di proporzionalità e di tutela del diritto di difesa. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento e l'insufficiente motivazione del provvedimento finale comportano l'annullamento di quest'ultimo, salve le ulteriori determinazioni dell'Amministrazione, mentre non può ritenersi provata la sussistenza degli elementi necessari per il riconoscimento del risarcimento del danno, in considerazione della particolare situazione di fatto e della novità della disciplina applicata.

Sentenza completa

N. 11747/2014
REG.RIC.

N. 05658/2015 REG.PROV.COLL.

N. 11747/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11747 del 2014, proposto da:
Ebrima Fatty, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Fachile, con domicilio eletto presso Salvatore Fachile in Roma, piazza Mazzini, 8;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, con domicilio in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento di revoca delle misure di accoglienza

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Viste le memorie difensive;

Visti …

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