Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21736 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21736PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno, può essere legittimamente applicata a soggetti ritenuti socialmente pericolosi per la loro appartenenza a un'organizzazione mafiosa, anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché la valutazione di attualità della pericolosità sia adeguatamente motivata dal giudice sulla base di elementi concreti, quali l'intensità del ruolo svolto all'interno del sodalizio criminoso e l'assenza di tangibili segnali di ravvedimento o dissociazione. Tale misura, di natura preventiva e non punitiva, non viola il principio del ne bis in idem nonostante l'eventuale applicazione di una sanzione penale per il medesimo fatto, in quanto persegue finalità diverse e non comporta una duplicazione di connotati afflittivi. La confisca dei beni, quale ulteriore misura di prevenzione patrimoniale, può essere disposta in caso di accertata sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte, senza che sia necessario dimostrare il nesso di derivazione diretta dei beni dalla attività delittuosa, essendo sufficiente la mera incongruenza tra il patrimonio e la capacità reddituale lecita del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 06/04/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere RAFFAELLO MAGI;
lette le conclusioni del PG EPIDENDIO T. che ha chiesto il rigetto del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con decreto emesso in data 6 aprile 2018 la Corte di Appello di Palermo - Sezione per le Misure di Prevenzione - ha co…

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