Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10089 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:10089SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto, ha dichiarato lo stesso improcedibile a seguito della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente ad una decisione di merito, disponendo la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. Tale principio afferma che, in presenza di una sopravvenuta mancanza di interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia nel merito, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della controversia, e a disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione dell'adesione della controparte a tale soluzione. La massima sottolinea come il venir meno dell'interesse della parte ricorrente rappresenti un presupposto processuale che impedisce al giudice di pronunciarsi nel merito della causa, imponendogli di dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Inoltre, la compensazione integrale delle spese di giudizio costituisce la naturale conseguenza di tale declaratoria, in ragione del comportamento collaborativo della parte resistente. Il principio espresso dalla massima è volto a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'attività giurisdizionale, evitando l'inutile dispendio di risorse per la trattazione di controversie prive di un concreto interesse delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Sezione Prima composto dai Magistrati: Giorgio GIOVANNINI ((omissis)) SAVO AMODIO Consigliere rel. ((omissis)) di NEZZA I Referendario ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 3031 del 2004 Reg. Gen., proposto da Ma. Ma. Ma., rappresentato e difeso dall'avv. Ni. Pa., con il quale elettivamente domicilia in Ro., Via Br. n. (...); contro il Ministero dell'economia e delle finanze, in persona del Ministro p.t., non costituito; e nei confronti della CONSOB, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Fa. Bi., Ma. Le. Er. e An. Va., con i quali elettivamente domicilia in Ro., Via G. B. Ma. n. (...); per l'annullamento del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n. 5088 del 13 febbraio 2004, nonché della nota n. 3075903 del 20 novembre 2003 di comunicazione degli esiti delle risultanze ispettive, recante la propo…

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