L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza comporta l'illegittimità del provvedimento impugnato, che deve essere conseguentemente annullato. Prima dell'entrata in vigore del regolamento approvato con D.M. 19 giugno 2002, n. 165, la comunicazione di avvio del procedimento costituiva un obbligo per l'Amministrazione, che doveva essere adempiuto mediante la formale comunicazione da parte dell'autorità statale competente a pronunciare l'eventuale annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, come espressamente previsto dalla normativa regolamentare attuativa della legge n. 241 del 1990, dettata dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali con D.M. n. 495 del 13 giugno 1994. L'omissione di tale comunicazione comporta l'illegittimità del provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, che deve essere conseguentemente annullato dal giudice amministrativo. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la mancata comunicazione di avvio del procedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, prevista dalla normativa vigente prima dell'entrata in vigore del D.M. n. 165/2002, determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento, che deve essere annullato in sede giurisdizionale.