Il decorso del termine di trenta giorni dalla presentazione della denuncia di inizio attività (DIA) comporta la perdita dei poteri inibitori della pubblica amministrazione, pur mantenendo la possibilità di esercitare i poteri sanzionatori e di annullamento in autotutela del titolo edilizio formatosi per effetto del silenzio-assenso, qualora ne ricorrano i presupposti. L'assunzione di un precedente ordine di non eseguire i lavori, tempestivamente adottato ma successivamente annullato con effetto retroattivo, non incide sulla decorrenza del termine di legge, non operando alcuna interruzione o sospensione dello stesso. Pertanto, scaduto il termine di trenta giorni senza che l'amministrazione abbia esercitato efficacemente i poteri inibitori, il ricorso avverso l'ordine di non eseguire i lavori deve essere accolto, in quanto il provvedimento è stato adottato in violazione del disposto di cui all'art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001.