Il concorso morale e materiale nell'organizzazione e nell'esecuzione di un agguato armato, con l'intento di eliminare la vittima, integra il reato di omicidio premeditato, anche qualora il concorrente non abbia partecipato direttamente all'azione di fuoco, purché abbia contribuito in modo determinante alla realizzazione del disegno criminoso, fissando l'appuntamento con la vittima in un luogo isolato e favorendo l'azione dei complici. La sussistenza del dolo alternativo di tentato omicidio nei confronti di un altro soggetto presente sulla scena del crimine, che sia rimasto ferito, può essere desunta dalla modalità della sparatoria, con l'impiego di armi da fuoco indirizzate verso l'interno dell'autovettura e con colpi esplosi anche in direzione della vittima non intenzionale, nonché dalla mancata prosecuzione dell'azione fino all'eliminazione di quest'ultima, pur essendo essa in grado di riconoscere uno dei concorrenti.