Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza contingibile e urgente emessa dal Sindaco ai sensi dell'art. 54 TUEL, afferma che l'ordinanza sindacale volta a rimuovere una situazione di pericolo per la pubblica incolumità è legittimamente adottabile anche in presenza di una situazione di pericolo protratta nel tempo, essendo sufficiente che tale pericolo permanga al momento dell'emanazione dell'atto. Pertanto, il mero decorso del tempo dall'accertamento della situazione di pericolo non rende illegittima l'ordinanza, purché il pericolo risulti attuale al momento dell'adozione del provvedimento. Inoltre, l'ordinanza contingibile e urgente non richiede il rispetto delle regole procedimentali poste a presidio della partecipazione del privato, ex art. 7 l. 241/1990, essendo queste incompatibili con l'urgenza di provvedere. Infine, l'ordinanza può essere legittimamente indirizzata ad uno solo dei comproprietari del fondo da cui deriva il pericolo, in ragione della relativa responsabilità solidale, senza che ciò comporti violazione delle garanzie partecipative degli altri comproprietari, i quali potranno comunque tutelare i propri interessi entro il termine decorrente dalla piena conoscenza dell'emesso provvedimento interinale.