Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa impone che i provvedimenti cautelari e sanzionatori, pur finalizzati alla tutela di interessi pubblici, debbano essere adottati con il minor sacrificio possibile dei diritti e delle libertà dei cittadini, tra cui la libertà di iniziativa economica. Pertanto, il provvedimento di sospensione dell'attività deve essere limitato alla sola parte di essa esercitata in assenza della necessaria autorizzazione, senza estendersi anche alle attività svolte legittimamente nei confronti dei soci iscritti. Inoltre, l'amministrazione deve motivare adeguatamente l'applicabilità delle norme che impongono specifici requisiti di agibilità e sicurezza, dimostrando che l'attività svolta presenta le caratteristiche di un pubblico esercizio aperto indiscriminatamente al pubblico, e non di un circolo privato. In mancanza di tali elementi probatori, il provvedimento di sospensione è illegittimo.